- Il Tempo, Avvenire, Secolo d'Italia, Corriere della Sera, Trova Roma di La
Repubblica, Il Giornale d'Italia, Il Corriere di Roma, Il Giornale del Mezzogiorno, Il
Punto Stampa, Week in Rome, Un Ospite a Roma, Ore 12, Vasto Domani, Teleturismo, Carnet di
Roma, Roma c'è, Metrò.
- Dei suoi lavori hanno parlato:
"Arti Visive" del GR2-RAI, RAI 3, Radio Vaticana, Teletevere
- Hanno scritto di lei:
G.Selvaggi, R.Civello, Don G.Redivo, R.Biordi, L.Tallarico, A.Giordano, A.T. Prete,
D.Querel, I.Benedetti, G.Gatta, A.Pellicciari, L.Lauro, M.Franco D'Alessandro, M.Giraldi,
R. Martinelli.
- Si riportano di seguito alcune delle più recenti critiche:
Occhi, mente e spirito ricevono dagli acquerelli, che restano ineguagliabili carezze
del colore sulla carta, e sono pennellate che danno anima e veste, quel godimento che dura
perenne perché durevole ne fu l'impressione: è un omaggio alla bellezza che sa fare
Gabriella Di Natale e un validissimo contributo al ripristino del "Figurativo"
nella originaria freschezza e con l'incanto che si sprigiona. Attenta è stata
l'osservazione per proporre scorci inediti e suggestivi; non il rigore quindi della
staticità che dà l'obiettivo sulla lastra, ma l'animazione, il palpito della vita
recepito dall'anima.
Raffaello Biordi
(Il Punto Stampa)
Questi bei paesaggi, marine, parchi, scorci urbani, cortiletti e altane fiorite sono
la più convincente testimonianza che Gabriella Di Natale ha saputo trasferire la
filosofia dell'acquerello puro (e quindi senza il ricorso e il soccorso della tempera)
sulla piattaforma di un libero poema espressivo. Dove il gusto dell'analisi minuta non
impoverisce per nulla il calore dell'opera e l'entusiasmo della cromia aperta, delle
limpide scansioni, delle stesure luminose riflette una stagione mattinale dello spirito ed
un'alta sensibilità. In questi delicati ed insieme vigorosi acquerelli c'è dentro il
cuore; e con i suoi palpiti la pienezza di un consenso mentale che vuole, sì, la
conoscenza, ma non le angoscianti alternative della teoresi.
Renato Civello
(Secolo D'Italia)
Gli acquerelli di Gabriella Di Natale respirano un'aria di totale naturalezza e
scoperta spontaneità. Il colore ne è il tratto qualificante sul piano strettamente
tecnico e formale; colori netti, decisi, chiari eppure rispettosi del contesto di cui
diventano segno e tratto comunicativo. Colori che per giungere ad una simbiosi ambientale
con ciò che li circonda richiedono pazienza, attenzione, memoria, capacità descrittiva.
Massimo Giraldi
("Avvenire")
Luminosi, trasparenti, gli acquerelli di questa ormai ben nota Artista. Una pittura
sana, spontanea , magistralmente condotta da un segno rapido ed incisivo. Una pittura ad
acqua che serba la forza di un olio e la delicatezza di un pastello.
Aurelio Tommaso Prete
("Corriere di Roma")
Torna il fascino di questa difficile arte, l'acquerello: ove lestezza di mano, amorosa
concentrazione dell'occhio tra modello e foglio, capacità al limite della scienza nel
misurare colori acqua e pressione nella mescolanza degli elementi sono doti riservate ad
artisti dotati. Tale è Gabriella Di Natale, romana.
La natura urbana ed allo stadio di flora e sole, assorbe l'attenzione dell'artista sino a
rendere la rappresentazione un poemetto visivo a sé stante. Intonaci, scalini, legni di
porte, finestre fanno corpo con alberi e fiori. C'è in ogni foglio, però, un terzo
ospite: la carica di umana presenza sottintesa nel paesaggio, pure quando la persona non
c'è.
Giuseppe Selvaggi
("Il giornale d'Italia")